L’ultimo anno ci ha cambiato letteralmente la vita, spingendoci a riflettere maggiormente su diversi aspetti. Uno di questi è la scelta dell’operatore di telefonia mobile.

Il motivo per cui ci concentriamo di più sulla selezione della compagnia migliore riguarda il fatto che, con lo smartworking e la didattica a distanza, è diventato ancora più importante avere un sufficiente numero di minuti gratis, un’ottima copertura internet e, ovviamente, una quantità di giga non indifferente.

Controllare i numeri in merito sui siti dei colossi telefonici o consultando comparatori online come Tariffe.it è senza dubbio utile, ma non basta. Sono tanti altri i criteri di scelta da prendere in considerazione. Scopriamoli assieme nelle prossime righe di questo articolo.

Ricaricabile o abbonamento: la scelta perfetta

Cosa scegliere tra ricaricabile o abbonamento? Non esiste una risposta scritta sulla pietra. Nelle situazioni in cui si fa un utilizzo non assiduo del telefono – p.e. si telefona poco e si utilizza ogni tanto internet per consultare i social o per mandare qualche messaggio su WhatsApp – la ricaricabile va benissimo.

Nei casi in cui le esigenze sono più importanti dal punto di vista del tempo, è meglio orientarsi verso l’abbonamento, che costituisce la scelta preferenziale per i clienti business, siano essi aziende o liberi professionisti.

A tal proposito è doveroso aprire una parentesi, rammentando che gli abbonamenti per l’utenza business sono contraddistinti da un costo più alto, somma che, però, può essere scaricata dalle tasse.

Vincoli temporali

Prima di mettere la firma sulla sottoscrizione di un abbonamento o sulle carte per l’attivazione di una SIM ricaricabile, è fondamentale controllare la presenza di eventuali vincoli temporali.

Essenziale è specificare che possono essere applicati in diverse situazioni. Tra queste, è possibile citare i frangenti in cui l’operatore applica promozioni, ma anche le circostanze in cui alla sottoscrizione del contratto è associata la possibilità di scegliere uno smartphone.

In quest’ultimo caso, oggettivamente più frequente rispetto al primo, la durata del vincolo dipende dal prezzo del device.

Naturale è chiedersi cosa succede nelle situazioni in cui si cambia operatore prima della scadenza del termine. In questi frangenti, è necessario pagare una penale che, come previsto da un pronunciamento di Agcom, deve essere in rapporto di proporzionalità inversa rispetto al tempo passato dal momento in cui si è diventati clienti della compagnia telefonica.

Come informarsi sulla copertura

Si può avere l’offerta più vantaggiosa del momento per quanto riguarda il numero di minuti e i Giga. Se, però, la copertura di segnale nella propria zona è scadente, non si va da nessuna parte e serve a poco averla sottoscritta.

Per questo, prima di fare la scelta definitiva, è opportuno prendere informazioni in merito. Come è possibile farlo? Semplicemente consultando i siti delle varie compagnie telefoniche, dove sono presenti pagine specifiche grazie alle quali è possibile avere il punto della situazione in merito alla copertura di segnale.

Costi di attivazione: a quanto ammontano e come accedere alle promozioni

Quando si parla di criteri di scelta dell’operatore di telefonia mobile, è il caso di fare riferimento ai costi di attivazione e agli oneri relativi alla SIM. A quanto ammontano? Non ci sono cifre precise. Tutto dipende dal singolo operatore e, in linea di massima, si va dai 10 ai 20 euro. Da non dimenticare, però, è la possibilità di usufruire di promozioni speciali riservate ai nuovi clienti che fanno la portabilità da determinati operatori chiaramente indicati nelle brochure.

Concludiamo rammentando che, se si viaggia spesso extra UE, è consigliabile valutare la sottoscrizione di offerte ad hoc, pacchetti specifici per gli USA e per tutti i Paesi che non sono stati interessati dall’eliminazione dei costi di roaming nell’estate 2017.

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