Fotogrammi fantasma o che lampeggiano, transizioni non complete, musiche inadatte: sono tanti gli inconvenienti che possono capitare nell’editing. Scopriamoli insieme

 

Il compito di chi effettua il montaggio video è sempre molto delicato, anche perché esposto al rischio di diversi errori. Alcuni di questi sono piuttosto diffusi, e per questo conviene imparare a conoscerli e a riconoscerli, per riuscire a prevenirli. Un problema frequente, per esempio, è quello relativo ai fotogrammi fantasma: è ciò che avviene quando si prova a utilizzare una transizione di dissolvenza fra una ripresa e l’altra. In questo caso, il taglio dello scatto in uscita si verifica quando la transizione di dissolvenza non è stata ancora completata. Il risultato è che la scena fantasma si sovrappone alla clip seguente. Per evitare questa situazione, si può tagliare la clip in uscita fino alla fine della scena e a quel punto concludere la transizione.

La lunghezza delle clip

Un altro errore di editing che è bene saper fronteggiare si verifica in presenza di una transizione di lunghezza maggiore di quella della clip precedente. Per esempio, può capitare che la transizione messa dal montatore fra due clip non vada bene perché una delle clip in questione non è così lunga come sarebbe necessario. Di conseguenza, al termine della clip iniziale si può riscontrare la presenza di uno schermo nero. Niente paura, comunque: si può intervenire verificando la lunghezza delle altre clip e controllando che sia possibile regolare il tempo di transizione.

Il lampeggiamento dei fotogrammi

Anche il lampeggiamento dei fotogrammi rappresenta una situazione che bisogna imparare a maneggiare con cura. Tale inconveniente succede quando in fase di editing si introducono dei fotogrammi casuali. Ciò può dipende dal taglio tra due scene, quando al posto di eliminare un fotogramma la seconda scena viene sostituita, con il risultato che compare, per un breve istante, un rapido lampeggiamento. Questo può succedere anche per il mancato o non corretto allineamento di un fotogramma nero rispetto alle modifiche che sono state effettuate nella time line. Anche se magari pochi spettatori si renderanno conto di questo problema o faranno caso a quel che è successo, è comunque consigliabile intervenire per correggere tali fotogrammi.

Mix audio: gli imprevisti da evitare

Per chi si dedica al video editing anche il mix audio è un ostacolo non poco impegnativo, soprattutto se si ha ancora poca esperienza in questo campo. La musica, la voce e le clip audio sono i tre elementi più importanti della timeline a cui è necessario prestare attenzione quando si vuole lavorare a un video. Un evento poco piacevole, tuttavia, si verifica nel momento in cui la traccia musicale va a coprire le altre. Si può impedire che questo succeda, ma occorre che la voce e la musica siano fuse tra di loro. Nello specifico, il dialogo non deve mai essere sovrastato dalla musica di sottofondo, la quale deve lasciare il giusto spazio anche agli effetti sonori. A proposito di effetti sonori, essi devono essere aggiunti solo se sono realmente necessari e funzionali; in caso contrario, non solo risultano superflui, ma sono perfino dannosi, in quanto distraggono lo spettatore.

Il pacing e il ritmo di modifica

L’ultimo concetto che deve essere acquisito da chi si occupa di montaggio video è quello di pacing, fenomeno che si verifica tutte le volte che l’editor video interviene sulla lunghezza delle riprese per favorire una determinata reazione emotiva negli spettatori. Per esempio, eccitazione e gioia vengono trasmesse da un ritmo veloce, mentre riflessione e relax scaturiscono da un ritmo lento. Saper individuare il ritmo ideale è fondamentale per evitare errori nel montaggio.

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